Lami: un nuovo modello di salute per avvicinare medico e paziente

Rivoluzionare il modello tradizionale di medicina primaria, rendendolo più universale ed accessibile. Questa è la sfida di Lami, start-up nata alla fine del 2020 per offrire servizi di primary care e cresciuta rapidamente in un mercato in forte espansione, come quello dell’HealthTech.
La rapida diffusione del Covid-19 ha reso ancora più manifeste le carenze del nostro sistema socio-assistenziale. A più di due anni di distanza dallo scoppio della pandemia, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, almeno 1,5 milioni di italiani sono senza il medico di fiducia ed entro sei anni il numero potrebbe decuplicarsi.
L’idea che guida Lami è colmare questo gap, fornendo a persone e aziende soluzioni tecnologiche in grado di ristabilire il rapporto di fiducia tra medico e paziente.
L’emergenza sanitaria ha inoltre mostrato come alcuni modelli alternativi di assistenza funzionano e potrebbero essere potenziati a beneficio sia di chi fruisce sia di chi eroga i servizi, come la telemedicina. Se da un lato offre la possibilità di ricorrere da remoto a consulti medici, snellendo le code e accorciando i tempi per visite ed esami, dall’altro è uno strumento che fa ancora fatica ad esprimere il suo potenziale. Troppo spesso il paziente ricorre alla telemedicina solo su sua iniziativa e per ragioni economiche, mentre andrebbe indirizzato al suo utilizzo sulla base di un’evidenza scientifica.
“Lami vuole aiutare le persone a mettere a fuoco i propri bisogni e a definire il percorso di salute più adeguato – spiega Davide Barenghi, Ceo di Lami – Per farlo ricorriamo a strumenti tecnologici che permettono, assieme al personale medico che lavora con noi e alla loro esperienza clinica, di dare risposte scientifiche e veloci e rendere più efficiente possibile la relazione medico-paziente”.
Un passo in questa direzione è già stato realizzato grazie a Lami-X, un tool che configura check-up personalizzati sulla base di una semplice interazione.
Il prossimo step sarà il rilascio di un servizio all’avanguardia: un symptom checker basato su un software di intelligenza artificiale e su protocolli medici validati in Italia con oltre 2.000 sintomi e 4.000 condizioni cliniche raccolti sulla base di evidenze cliniche verificate in migliaia di strutture in tutto il mondo.
Sia con Lami-X che con il nuovo symptom checker lo scambio di informazioni, essendo automatizzato e crittografato, è riservato e consente al paziente di rispondere, scegliere e agire in massima libertà.
Oltre ai tre fondatori di Lami, Davide Barenghi, Chiara Frigerio e Tommaso de Mojana, Lami ha un Comitato Scientifico composto da un’equipe multidisciplinare che guida nella scelta dei professionisti, nella selezione dei servizi e delle soluzioni più innovative.
“La situazione di incertezza in cui stiamo tutti catapultati in questi ultimi anni ci offre l’opportunità di ripensare al nostro modello di vita e di contribuire al cambiamento – continua Barenghi – Noi di Lami vogliamo fare la nostra parte e riscrivere il futuro dell’assistenza primaria partendo da un concetto semplice ma spesso trascurato: la salute è un diritto di tutti”.